L’inizio di una nuova vita sia professionale che personale mi forniva grandi stimoli.
Sotto la direzione di Silvio creiamo un ristorante dove aggregazione era la parola d’ordine!
Piccoli tavoli che potevano muoversi nella sala per ospitare due, quattro o quante più persone possibili per gustare piatti veloci e dolci fatti in casa.
Dopo mesi di preparazione, con grande cura per i particolari e ricerca nel menù ecco la batosta più grande che ci poteva succedere: il COVID19 non ci fa aprire l’attività!
Mi è crollato il mondo addosso e dopo alcune settimane segregata a casa credevo che non ci fosse un futuro per quel piccolo locale perché non sapevamo quando si potesse aprire.
Nonostante tutto, grazie alla volontà di Silvio, da li a poco apriamo ma la speranza muore quasi subito perchè il COVID ci fa chiudere definitivamente.
A quel punto perdo ogni speranza e mi cerco un altro lavoro così come fecero le mie due collaboratrici di allora.
Dopo sei mesi e un viaggio di Silvio a Berlino in cerca di nuove idee, Spatio Bistrot cambia veste e ricordo le mie parole: “Silvio piuttosto che aggregazione meglio se facciamo ristorazione”: